“Le Attese” è un progetto sviluppato nel tempo e nello spazio, ho visitato tre città simbolo di altrettanti continenti: Berlino il Vecchio Continente, New York il Nuovo Continente e Tokyo l’Altro Continente.
Tre storie, culture e tradizioni completamente diverse, tra le tante cose che mi hanno meravigliato una mi ha colpito e coinvolto maggiormente, la dimensione Umana, che nei suoi tratti essenziali ho riscontrato essere simile ovunque.
Analizzando tutto il materiale fotografico mi sono accorto che c’era una traccia costante: tante singole Umanità in Attesa. Ritratti urbani in cui ognuno aspetta qualcosa dalla vita, ed è solo, chiuso nel suo bisogno, nella sua speranza.
L’Attesa è un tempo sospeso.
E’ la tensione di un gesto che non si è ancora compiuto. Uno sguardo che cerca. Un tempo incompleto che anela la pienezza. Non ha Azione se non quella della preparazione all’evento.
Ho incontrato Le Attese di gente comune, che non ha visibilità, non fa notizia, eppure, ho visto proprio in loro una campionatura di umanità viva e pulsante, la cui più grande ricchezza è la
diversità. E’ stato bello immergermi in questa dimensione, vivere la magia degli incontri, condividere ansie, sogni e attese di “persone qualunque”, e riscoprirli come veri i protagonisti della vita reale.
Tutto questo mi affascina … e in questo trovo il mio senso di vivere la fotografia.